Il dollaro USA è la valuta ufficiale degli Stati Uniti. Secondo i dati ufficiali della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), nella sua relazione triennale del 2010 si indica che il livello di partecipazione del dollaro nel mercato del forex è pari al 84,90% considerando un totale del 200%, in quanto le operazioni coinvolgono l'acquisto e la vendita di valute.
Mentre il dollaro è la moneta legale degli Stati Uniti e il monopolio dell'emissione di dollari americani è nelle mani della sua banca centrale, vale a dire la Fed, ci sono stati altri paesi che hanno implementato l'uso il dollaro statunitense come valuta.
Ciò è dovuto in gran parte alla stabilità che nel corso della storia è stata data dal dollaro USA. Per esempio, a El Salvador e Panama noteremo che il dollaro USA è stato adottato come moneta ufficiale.
Il dollaro rimane per ora un rifugio sicuro contro l'inflazione, anche in tempi di crisi.
Bisogna tenere in considerazione il fatto che il petrolio è quotato in dollari USA, come altresì l'oro. Ne consegue un ruolo chiave del dollaro USA nella transazione di questi prodotti.
Il codice ISO 4217 per il dollaro statunitense è USD. La norma ISO 4217 ha lo scopo codificare le valute di tutto il mondo e ha davvero semplificato le operazioni a livello mondiale codificando una moneta con sole tre lettere.
Vari Stati denominano le loro monete come dollari: in Canada il dollaro canadese, in Nuova Zelanda il dollaro della neozelandese, in Australia il dollaro australiano. La norma ISO 4217 serve dunque a eliminare l'incertezza nelle transazioni commerciali, stabilendo che se si parla di USD si fa esclusivo riferimento al dollaro americano e non ad altre valute. Nel caso di due commercianti, uno in Australia e uno negli Stati Uniti, entrambi possono pagare in dollari le merci vendute. La norma in questione elimina le incomprensioni nel commercio mondiale.
Le banconote americane presentano tagli da 1, 2, 5, 10, 20, 50 e 100 dollari.